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di Skill Factor
Quando avevo 8 anni ero timido, introverso e un po’ spaventato dal mondo. Negli anni sono cambiato sotto diversi punti di vista, ma le cose che mi facevano felice allora, sono le stesse che mi accendono oggi.
Ero un bambino buono, che amava aiutare gli altri e coltivava sogni folli su come cambiare in meglio il mondo (ad esempio, volevo fare il Papa).
Qualche anno più tardi ho dato vita a diverse realtà che consentono alle persone di scoprire e coltivare il loro talento, per metterlo a disposizione della collettività.
Skill Factor Academy è lo strumento più efficace ed avanzato che io conosca per aiutare le aziende a fare emergere e rinforzare il potenziale di trasformazione dei loro collaboratori.
Sin da piccolo i miei nonni mi ripetevano spesso che il modo in cui ci relazioniamo agli altri definisce la persona che siamo e quella che diventeremo. Crescendo ho cercato di fare in modo che questa frase diventasse la bussola del mio percorso di vita, che si trattasse di vita privata o di vita lavorativa. Ho imparato l’importanza dell’ascolto e dell’osservazione e soprattutto che la gentilezza è un punto di forza e non di debolezza.
Con fatica ho compreso che dietro ogni persona c’è una storia di cui non sappiamo nulla e che definisce i suoi comportamenti.
Ho immaginato Skill Factor come una scuola che potesse insegnare i valori della comunicazione gentile, del rispetto delle idee degli altri, della crescita personale attraverso l’apprendimento di competenze trasversali per raggiungere la migliore versione di noi stessi.
Sono sempre stata una bambina curiosa e sensibile. Mi piaceva inventare canzoni sull’altalena e immaginare scenari e nuove soluzioni. Volevo fare la ricercatrice e scoprire qualcosa di importante che aiutasse il mondo. Uno dei regali che ho desiderato di più, non a caso, è stato il microscopio.
La passione per la ricerca è rimasta, con la differenza che, col tempo, ho capito che non volevo analizzare vetrini, ma comprendere, nell’insieme, come “funzionassero” le persone.
Avere consapevolezza di chi siamo ci permette di esprimerlo al massimo.
Skill Factor rappresenta il mezzo con cui poterlo fare.
Il mio impegno continuo è quello di essere e rimanere un bambino curioso e creativo, che non smette mai di avere idee e che si sente «amatoriale» (fa qualcosa perché la ama) e dilettante (fa qualcosa perché si diletta/diverte nel farla).
In Skill Factor la mia missione quotidiana è quella di ricercare e sviluppare sul campo percorsi esperienziali in grado di generare un miglioramento concreto per le persone, i team di cui fanno parte, le performance ed il benessere lavorativo.
“Sei una ragazza con grandi valori” mi hanno detto fin da piccola.
Ma cosa dovevo farci con questi valori?
Ho capito la risposta crescendo e facendo un viaggio all’interno di me stessa. I miei valori dovevano essere sì la mia stella polare, ma non solo: dovevo trovare il modo di “viverci attraverso”, applicandoli ad ogni mia azione quotidiana.
Entusiasmo, condivisione, crescita e gratitudine sono quindi i miei punti di riferimento e mi guidano in tutto ciò che faccio.
Il mio perché in Skill Factor è aiutare le persone ad amare il proprio lavoro, riconnettendosi con i loro valori e riscoprendo un significato più profondo nelle loro attività.
Sono cresciuto in un contesto sociale molto svantaggiato e con pochissime opportunità. Ma sin da piccolo i miei genitori mi hanno mostrato che quella strada non era la sola, e con amore e pazienza sono riusciti a creare un’isola di felicità e speranza in un deserto arido. Ho così imparato a divergere, a scoprire alternative, a superare lo status quo. Per questo, sono convinto che creando le giuste condizioni si possano realizzare cose che si credevano impossibili.
Skill Factor è un ottimo modo per creare quelle giuste condizioni.
Da bambina ero sensibile e attenta ai bisogni degli altri, soprattutto verso i più fragili.
Nel tempo ho imparato ad apprezzare questa caratteristica che non sempre è stata semplice da gestire fino a scoprire nella sensibilità, nella gentilezza e nel prendermi cura degli altri i miei veri punti di forza, nonché i miei valori guida.
In Skill Factor la mia missione è aiutare le persone a trovare la propria identità professionale e organizzativa, a esprimere il proprio potenziale e a sentirsi soddisfatti del proprio lavoro, ciascuno con le proprie unicità.
I miei genitori mi hanno sempre descritta come una bambina molto vivace, allegra, socievole, che non si faceva mettere i piedi in testa nonostante fossi piccola e minuta, sempre pronta a difendere chi subiva ingiustizie.
Crescendo mi sono resa conto che l’empatia ha avuto, e ha, un ruolo importante nella mia quotidianità, sia personale che lavorativa, influenzando il modo di pormi con le persone.
Molti aspetti della me bambina non sono cambiati e la mia missione in Skill Factor è mettere queste caratteristiche a disposizione del team supportandoli nelle varie attività.
La prima parola che ho scritto è stata “Mattina”. Una mattina, passeggiando con mia madre sotto i portici di Bologna incrociammo un clochard. Spostando il cartone sotto il quale aveva dormito prese un un contenitore di latte e ne versò un po’ in una crepa del suolo, prese da un cartoccio una brioche e davanti ai miei teneri occhi increduli la inzuppò e ne assaporò un boccone. Commossa e piena di domande, avevo massimo 6 anni quando decisi che in un modo o nell’altro avrei voluto essere e fare la differenza nella vita delle persone. Da piccola comunicavo molto, sentivo molto di più. Del comunicare e del sentire ho fatto la mia vita.
In Skill Factor porto la voglia di fare la differenza mettendo la mia creatività a servizio dei progetti speciali, quelli per cui c’è un grande sentire e bisogno, ma nessuna strada ben definita, e adoro trovare la strada per le aziende che ce lo chiedono. Tra i miei valori oltre al “fare la differenza”, la creatività, la passione e l’amore che porto anche in famiglia. In aula cerco sempre di portare professionalità, competenza, strategie e ironia.