Il potere delle parole: fallimento o caduta?

Ti sei mai chiesto come l’uso delle parole influenzi la tua percezione di ciò che ti accade? Il potere delle parole sta nell’effetto che queste inducono su di noi. Ad esempio, capita anche a te di utilizzare la parola “fallimento” ogni volta che qualcosa va storto?

Spesso le persone definiscono come fallimento ogni deviazione al percorso che si sono prefissate. Ma cosa accade al nostro mindset quando definiamo gli eventi in questo modo? E non solo quando si parla di carriera lavorativa, ma anche quando si parla di relazioni, di formazione, di obiettivi e crescita personale.

Cambiare prospettiva: il linguaggio che ci salva

Un primo passo per ridurre l’impatto negativo che questa parola ha su di noi è di sostituirla con termini come “caduta” o “scivolone”. Queste ultime, infatti, descrivono meglio situazioni temporanee e correggibili, riducendo il peso emotivo che le accompagna. Possiamo quindi dire che hanno un effetto molto diverso sul nostro modo di percepire ciò che ci accade e di interpretare la realtà che ci circonda, contribuendo a renderla meno definitiva e più calzante all’evento realmente accaduto. In psicologia, sappiamo che il linguaggio modella le emozioni e i comportamenti: scegliere parole diverse ci permette di reagire con maggiore resilienza a quanto ci accade. Questo è il potere delle parole.

Proviamo a spiegarlo meglio con un esempio preso in prestito dalla psicologia delle emozioni. Tutti noi usiamo delle parole molto generiche per descrivere i nostri sentimenti o etichettare quelli degli altri, facendoli rientrare tutti in un’unica grande categoria. Sotto alla parola “rabbia”, per esempio, ci sono altre mille sfumature che possono descrivere la sua intensità, come “irritazione” o “fastidio”. Usare uno o l’altro termine può modificare decisamente l’intensità e l’esperienza emotiva che associamo loro, e non solo, questo a sua volta ha un impatto sulle reazioni, sui pensieri e sui comportamenti che mettiamo in atto.

il potere delle parole, vocabolario, descrivere la realtà

Tornando al discorso sul fallimento, quello che può aiutarci è ampliare il nostro vocabolario e cominciare a usare termini più variegati. Quando etichettiamo qualsiasi errore come “fallimento” possiamo intendere da un lato un totale disastro, dall’altro solamente un piccolo incidente di percorso. Quindi, utilizzare la parola più adatta a descrivere l’emozione o l’esperienza che stiamo vivendo è fondamentale per abbracciare il giusto mindset.

Prova a pensarci: ci sono mille sfumature per descrivere l’intensità di un errore, piuttosto che generalizzare il tutto all’interno della parola “fallimento”. Se ampliamo il nostro vocabolario riusciamo a usare il potere delle parole che scegliamo di adottare per descrivere la realtà che ci circonda e ciò che ci succede.

L’uso esclusivo del termine fallimento può essere rischioso: ci fa percepire ciò che è successo in modo molto più grave di come in realtà è, ci porta a interpretare gli eventi come insuperabili, definitivi, e ci spinge a rimanere immobili, paralizzati di fronte a qualcosa che sembra irrisolvibile. Limita quindi la nostra probabilità di reagire all’evento negativo, anziché spingerci a pensare anche alla più piccola azione che possiamo cominciare a fare fin da subito per rialzarci. Non solo, ci porta a voler evitare di fallire a tutti i costi, senza tenere conto che le cadute sono assolutamente naturali nel corso della vita e rappresentano una grande lezione di vita o professionale. Anzi, più volte cadiamo e prima impariamo a rialzarci in fretta, piuttosto che rimanere a terra e lamentarci senza fare nulla considerandoci effetto degli eventi e in balia di essi, più diventiamo resilienti e pronti ad affrontare futuri imprevisti o cadute.

Come dice il nostro Co-Founder Luca Mazzucchelli: “Il successo non è evitare gli errori, ma saperli affrontare e imparare da essi”​.

Cosa possiamo usare il potere delle parole per non definire tutto come fallimento?

  1. Ampliare il proprio vocabolario: per prima cosa, dobbiamo ampliare il nostro vocabolario così da disporre di maggiori termini per definire correttamente ogni esperienza che viviamo.
  2. Accogliere le cadute: una volta compreso che è importante chiamare le cadute con il loro nome corretto, ciò che dovremmo imparare a fare è accoglierle e accettarle. Questo gesto rappresenta la consapevolezza che abbiamo avuto il coraggio di correre dei rischi e di metterci in gioco. La corretta definizione degli eventi che viviamo ci aiuta ad avere un mindset più positivo e funzionale alla gestione degli imprevisti.
  3. Riformula il significato degli errori: infine, dobbiamo imparare a considerare ogni errore come un’opportunità per apprendere. Teniamo a mente un principio fondamentale: “L’errore è non commettere errori”.

Le parole che scegliamo di usare hanno un enorme potere nel plasmare la nostra percezione della realtà. Riconoscere e descrivere con precisione le sfumature degli eventi che viviamo ci aiuta a sviluppare un mindset più positivo e resiliente. La prossima volta che ti troverai di fronte a una difficoltà, chiediti: è davvero un fallimento o solo il primo passo di un percorso più ampio? Questo ti permetterà di farti influenzare dal potere delle parole.

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